CASO PLUSVALENZE – Dopo Federico Cherubini, ascoltato per 9 ore sabato nell’ambito dell’inchiesta «Prisma» sulle plusvalenze, ieri è stato interrogato l’amministratore delegato della Juventus, Maurizio Arrivabene, come persona informata dei fatti.

L’inchiesta si può chiudere entro un mese

L’inchiesta penale nata nel maggio scorso rischia di avere pesanti ripercussioni sul piano della giustizia sportiva, coinvolgendo anche altri club oltre alla Juventus. Ciò che emerge dalle intercettazioni, riporta La Gazzetta dello Sport, secondo gli inquirenti è un sistema calcio «malato». Arrivabene, così come Cherubini, non è tra gli indagati ma ricorre nelle conversazioni raccolte da luglio ad oggi dalla Guardia di Finanza ed è considerato testimone utile per suffragare il castello accusatorio del pool di magistrati dell’Economia che si sta occupando del caso, Mario Bendoni, Ciro Sartoriello. La Procura di Torino, forte degli elementi in suo possesso è convinta di poter chiudere l’inchiesta penale in un mese. La Federcalcio per ora è stata soltanto informata della perquisizione, mentre i verbali degli interrogatori, le intercettazioni e tutto il materiale sottoposto a segreto istruttorio non possono essere divulgati fino alla chiusura delle indagini.

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