LAROMA24.IT – La prima intervista romanista di Florent Ghisolfi è servita a lanciare un nuovo modello da seguire. L’ Atalanta , che ormai 8 anni fa scelse Gasperini e ha asfaltato di coerenza e costanza una strada che, lo scorso giugno, li ha portati alla storica vittoria dell’Europa League. Un percorso, però, che ha resistito alla tentazione di svoltare ai vari bivi che possono capitare nel corso di 9, compresa quella appena iniziata, stagioni. In cui, l’Atalanta, per dire, è arrivata anche 7ª ed 8ª , oltre che 3ª per tre anni consecutivi e 4ª nell’ultimo campionato.
MODELLO BAYER – Appena il 4 maggio scorso , neanche 5 mesi fa, Daniele De Rossi che era in quel momento allenatore oltre che l’unico referente tecnico parlò di “modello Bayer Leverkusen” , appena sfidato in Europa League. ” Ho parlato con i presidenti ieri, quando parli di modello usi la parola che ho usato io – disse in conferenza stampa – . Quando parlo di modello parlo delle caratteristiche fisiche e tecniche di individualità, potrebbero essere cose che chiederò a giugno”.
“GUARDATE L’ATALANTA” – Prima di lui c’era stato José Mourinho che nel dicembre del 2021 , dopo aver battuto 4-1 l’Atalanta in trasferta, si era rifatto proprio al lavoro portato avanti Bergamo per un parallelismo: “Guardate l’Atalanta, hanno Piccoli che è un giovane forte, ma alla fine è entrato Muriel, Miranchuk, Malinovskyi. I nostri ragazzi sono scelti quando qualcuno è indisponibile per infortunio. Con qualcosa di più possiamo arrivare dove è l’Atalanta, una squadra da zona Champions” .
“INVIDIA RED BULL” – Più recentemente, nel febbraio 2023 , il General Manager Tiago Pinto non aveva nascosto di prendere ispirazione dal modello Red Bull : “Non ho paura di dire che sono invidioso. Oggi sono stato a pranzo con loro, hanno un progetto favoloso e hanno una strategia giusta, non cambia nulla se sono in Champions o in Europa League – disse in un’intervista alla vigilia della gara col Salisburgo -. È un contesto diverso dall’Italia, hanno fatto un grande investimento sul centro di allenamento e sullo stadio, sullo sviluppo dei giocatori, sono bravi nello scouting. E hanno capacità di far giocare i giovani, di sbagliare e di fare bene, poi nel momento giusto li vendono ma hanno sempre altri pronti per giocare”.
MODELLO LIPSIA – La galassia Red Bull nei pensieri di Tiago Pinto fu evidente dal principio. Un articolo di ‘Repubblica’ , datato 21 aprile 2021, s’intitolava così: “Modello Lipsia nel futuro del club, 5 incedibili e obiettivo Vlahovic” . E raccontava di come identità, potenziamento dello scouting e del dipartimento di match analysis sarebbero stati i pilastri su cui fondare il nuovo corso della Roma. Un paio di settimane dopo, in maniera deflagrante, fu annunciato l’ingaggio di José Mourinho. Uno sul quale, unendo il suo nome e curriculum a “modello Lipsia” o sinonimi, produce ben pochi risultati comuni nei motori di ricerca.
MODELLO BAYERN MONACO – Dalle pagine del ‘Corriere dello Sport’ , invece, nell’agosto del 2020, Ivan Zazzaroni annunciava così le ambizioni della nuova proprietà: “Friedkin vuole una Roma modello Bayern” . Si leggeva all’interno: “Il modello gestionale che vorrebbero riuscire ad applicare è quello del Bayern. […] Per sviluppare la trasformazione è tuttavia necessario partire dal lavoro sporco, ovvero lo “smaltimento” affidato a Guido Fienga” , continuando a raccontare di come si sarebbe mossa la Roma tra esuberi della rosa da cedere, promozione dei giovani in prima squadra (si citava Calafiori, sigh ), e ricostruire il rapporto tra Roma e la Roma.
Dal 2024 a oggi (ieri in realtà), almeno 5 modelli dichiarati o raccontati via indiscrezioni dai quotidiani. Scelta la meta, resta da trovare una strada. E avere la costanza di seguirla anche quando la pioggia ne peggiorerà la visibilità.LAROMA24.IT – La prima intervista romanista di Florent Ghisolfi è servita a lanciare un nuovo modello da seguire. L’ Atalanta , che ormai 8 anni fa scelse Gasperini e ha asfaltato di coerenza e costanza una strada che, lo scorso giugno, li ha portati alla storica vittoria dell’Europa League. Un percorso, però, che ha resistito alla tentazione di svoltare ai vari bivi che possono capitare nel corso di 9, compresa quella appena iniziata, stagioni. In cui, l’Atalanta, per dire, è arrivata anche 7ª ed 8ª , oltre che 3ª per tre anni consecutivi e 4ª nell’ultimo campionato.
MODELLO BAYER – Appena il 4 maggio scorso , neanche 5 mesi fa, Daniele De Rossi che era in quel momento allenatore oltre che l’unico referente tecnico parlò di “modello Bayer Leverkusen” , appena sfidato in Europa League. ” Ho parlato con i presidenti ieri, quando parli di modello usi la parola che ho usato io – disse in conferenza stampa – . Quando parlo di modello parlo delle caratteristiche fisiche e tecniche di individualità, potrebbero essere cose che chiederò a giugno”.
“GUARDATE L’ATALANTA” – Prima di lui c’era stato José Mourinho che nel dicembre del 2021 , dopo aver battuto 4-1 l’Atalanta in trasferta, si era rifatto proprio al lavoro portato avanti Bergamo per un parallelismo: “Guardate l’Atalanta, hanno Piccoli che è un giovane forte, ma alla fine è entrato Muriel, Miranchuk, Malinovskyi. I nostri ragazzi sono scelti quando qualcuno è indisponibile per infortunio. Con qualcosa di più possiamo arrivare dove è l’Atalanta, una squadra da zona Champions” .
“INVIDIA RED BULL” – Più recentemente, nel febbraio 2023 , il General Manager Tiago Pinto non aveva nascosto di prendere ispirazione dal modello Red Bull : “Non ho paura di dire che sono invidioso. Oggi sono stato a pranzo con loro, hanno un progetto favoloso e hanno una strategia giusta, non cambia nulla se sono in Champions o in Europa League – disse in un’intervista alla vigilia della gara col Salisburgo -. È un contesto diverso dall’Italia, hanno fatto un grande investimento sul centro di allenamento e sullo stadio, sullo sviluppo dei giocatori, sono bravi nello scouting. E hanno capacità di far giocare i giovani, di sbagliare e di fare bene, poi nel momento giusto li vendono ma hanno sempre altri pronti per giocare”.
MODELLO LIPSIA – La galassia Red Bull nei pensieri di Tiago Pinto fu evidente dal principio. Un articolo di ‘Repubblica’ , datato 21 aprile 2021, s’intitolava così: “Modello Lipsia nel futuro del club, 5 incedibili e obiettivo Vlahovic” . E raccontava di come identità, potenziamento dello scouting e del dipartimento di match analysis sarebbero stati i pilastri su cui fondare il nuovo corso della Roma. Un paio di settimane dopo, in maniera deflagrante, fu annunciato l’ingaggio di José Mourinho. Uno sul quale, unendo il suo nome e curriculum a “modello Lipsia” o sinonimi, produce ben pochi risultati comuni nei motori di ricerca.
MODELLO BAYERN MONACO – Dalle pagine del ‘Corriere dello Sport’ , invece, nell’agosto del 2020, Ivan Zazzaroni annunciava così le ambizioni della nuova proprietà: “Friedkin vuole una Roma modello Bayern” . Si leggeva all’interno: “Il modello gestionale che vorrebbero riuscire ad applicare è quello del Bayern. […] Per sviluppare la trasformazione è tuttavia necessario partire dal lavoro sporco, ovvero lo “smaltimento” affidato a Guido Fienga” , continuando a raccontare di come si sarebbe mossa la Roma tra esuberi della rosa da cedere, promozione dei giovani in prima squadra (si citava Calafiori, sigh ), e ricostruire il rapporto tra Roma e la Roma.
Dal 2024 a oggi (ieri in realtà), almeno 5 modelli dichiarati o raccontati via indiscrezioni dai quotidiani. Scelta la meta, resta da trovare una strada. E avere la costanza di seguirla anche quando la pioggia ne peggiorerà la visibilità.